sabato 28 novembre 2015

Euronics "Quando una risposta spegne l'entusiasmo nel cliente" [RECENSIONE]


Siamo vicini alle feste di Natale.  Il freddo e quel desiderio di acquistare qualcosa,  si è mescolato alla voglia di oggetti elettronici. Quindi,  ho preso la mia auto,  e sono andato all'Euronics di Calcinaia vicino a Pontedera.
Il negozio è sulla via "commerciale" al fianco di altri negozi con nomi altrettanto importanti.  Devo dire che il parcheggio, permette la fermata ad una ventina di macchine,  e per chi come giunge di mercoledì mattina alle 11:00 il posto non manca. L'ingresso si divide in altre due porte automatiche,  dove se si gira a destra si entra in un negozio di articoli sportivi. Invece ho deciso di andare dalla parte opposta,  e mi sono addestrato. Il negozio a mio parere è bello,  pulito e luminoso. Un primo piccolo banco per gli appassionati di foto, era vuoto, mentre a sinistra un altro banco adibito ai cellalari, appariva pullulante di tre commessi, intenti a inscatolare oggetti o a leggere mail. Del buongiorno,  dopo il mio saluto, nemmeno l'ombra. Avranno avuto da fare. Mi sono spostato a destra percorrendo l'esposizione degli accessori, di solito su quel fianco del negozio c'è sempre sono piccolo banchetto, adibiti ai commessi. Un PC, un telefono e bolle da spuntare. Mi piacciono quei punti, molto di più dei grandi banconi con le vetrine, perché li di solito trovi il commesso che mette in ordine il singolo reparto,  e puoi essere certo che sappia dov'è l'oggetto che cerchi.
Ho incrociato lo sguardo del commesso,  e mi si è gelato il sangue.  Il ragazzo mi ha visto e subito ha abbassato lo sguardo, un chiaro segno di "dai ho da fare, non rompere". Ho preso coraggio, e l'ho salutato,  lui ha accennato un mezzo sorriso, e mi ha fatto la solita domanda "ha bisogno?" . Pessima domanda.
Gli ho spiegato che cercavo una tastiera senza fili,  ma di dimensioni piccole, mi ha indicato lo scaffale.  Alla mia domanda "ne avete di più piccole,  sa poco tempo fa ne ho vista una, sempre qui da voi,  un tipo che si piega in due". Il commesso mi ha guardato,  e ha risposto " no, ho solo queste,  non abbiamo molto" ed è caduto in un silenzio imbarazzante. L'ho ringraziato e mi sono allontanato. 

"No, non abbiamo molto????"

Tutto quello spazio,  un negozio così grande,  e tu commesso lo riduci a "non molto?" , non mi è stato chiesto per cosa mi serviva una tastiera piccola,  se eventualmente,  c'era un'alternativa. Ero un rompi scatole, da liquidare velocemente.
E così per ogni persona che si aggira per il negozio, in cerca dagli sguardi dei commessi. Hanno da fare, e il cliente è un problema, per il termine della "mansione" che deve essere svolta. Che si tratti di rifornire, o di spuntare la merce in arrivo.

La ciliegina?

Chiedo a un altro commesso, se hanno un giornalino con le offerte, la risposta?  "Fuori! All'ingresso"
Ho chiesto se avessero il loro giornalino, in negozio,  ma mi è stato ripetuto lo stesso concetto,  quindi ho salutato,  e mi sono avviato all'uscita, che poi è di fianco dell'ingresso,  e li ho preso il mio giornalino, ma visto che c'ero sono andato via.

Risultato?  Un negozio così grande,  15 commessi affaccendati,  8 clienti che girano tra gli scaffali "ignirati" e la cassiera che non batte uno scontrino.

Deludente, sono sicuro che nello staff, ci siano di certo validi elementi,  lavoratori e persone competenti,  ma se non si cerca la vendita, o di soddisfare l'esigenza del cliente, a che servono tutti quei ragazzi?
Questa mia visita, ha un solo risultato per me, un voto quasi pari a zero. Se il risultato è questo,  potrebbero tranquillamente aprire solo il pomeriggio,  sbrigare i loro compiti la mattina, e seguire in modo mirato i clienti. Fatturerebbero di certo molto di più.

Voto ★☆☆☆☆

"Il Cliente d'oro"

lunedì 23 novembre 2015

Il Barbatrucco bar-tabacchi [ RECENSIONE ]

Ecco la mia seconda recensione, buona lettura.

Vi è mai capitato, di girare per ore d'inverno in una zona che conoscete poco, durante una giornata di pioggia? Anche a me, magari per lavoro o perché devi incontrarti a metà strada con qualcuno. In quel contesto vorresti essere magari a casa, sul divano con una bevanda calda a guardare la TV, o a leggere una fiaba ai tuoi figli. Se siete fortunati e uscendo dalla zona di Pontedera centro, o venendo da Montopoli usciti dalla superstrada, percorrendo la via provinciale Francesca, potreste imbattervi nel bar-tabacchi il Barbatrucco. Impossibile da non vedere, è ad angolo vicino ad un ponticello, insomma per chi cerca un posto dove fermarsi è visibilissimo anche dopo che il sole è andato a dormire.
Il nome del locale richiama i personaggi di un cartone, per chi come me va per i quaranta, erano un pò i Peppa Pig dei bambini di oggi, un cartone dalla forma semplice in un contesto familiare.
Questo biglietto da visita, e come già detto la posizione, anche per chi è di passaggio lo rende un locale appetibile.

Il parcheggio si riduce in 3 posti auto, e una decina di fermate con una o due ruote sul marciapiede, proprio davanti al bar. Non comodissimo ma come detto all'inizio siamo fuori città,  qui un parcheggio un po bislacco o in seconda fila è perdonato. Ad ogni modo se si percorre la strada, ci sono altri parcheggi, NON a pagamento che affiancano un circolo Arci. Insomma anche se la vostea auto dovesse fermarsi proprio lì vicino, troviate un nutrito gruppo di persone pronte a spingere la vostra macchina.

Alcuni gradini rendono il locale più alto di circa un metro rispetto al piano del marciapiede,  una rampa artigianale per i disabili, e sulla destra una scaletta più piccola per chi vuole uscire la sera, forse,  senza non essere visto.

Una simpatica terrazzina, con poltrone e tavolini, ci attende prima delle due porte d'entrata, è facile immaginare che d'estate i ragazzi più giovani possano godersi il fresco, oppure per chi preferisce, un caffè e una sigaretta subito dopo, è il punto ideale.

Due ingressi,  due porte.

Quella a sinistra, conduce ai tabacchi,  con delle vetrine, idee regalo bene esposte. Oltre alle sigarette, si può giocare al gioco del lotto o ricaricare il proprio cellulare, chiedendo tutto questo al bancone, che ricorda una elle.

La porta a destra conduce invece al bar, dove ad un metro e mezzo dall'ingresso c'è il bancone e la zona cassa. Noti più velocemente se entri dalla porta del bar,  che il locale è unico, e il bancone della zona tabacchi, prosegue verso quello dei dolci e dei panini. Un bancone con diverse curve, che ti porta nella parte più estrema verso la grande macchina argentata, dove un caffè è d'obbligo.
Solo in quel momento scopri che è stato ritagliato un altro spazio, coperto e chiuso per non far passare il freddo, dove molti tavoli aspettano per farti consumare il tuo caffè, bibita o panino.
Una ciliegina,  è il grosso TV a parete che fronteggia il barista e tanta buona musica.

Questo bar-tabacchi sembra studiato a tavolino.
Pulito e con il personale, gentile ed educato. Per chi come me fantastica in silenzio, mentre consuma la propria ordinazione, e dato il contesto, è facile pensare che la conduzione sia familiare. Splendido! Oltretutto oscura, sicuramente agli occhi dei giovani e di chi si sente tale, un bar Arci, e un altro bar, che affianca di pochi metri la Misericordia,  questo "Barbatrucco" è riuscito a creare uno spazio bello e piacevole.

Come sempre nelle mie recensioni,  c'è una parte dolce e una salata, ricordate quando ho detto che penso che il personale sia a conduzione "familiare"?
Un locale come quello, aperto da prima dell'alba fino alle otto di sera, richiede un grande impegno, e magari un po di turnazione, almeno otto persone che si alternano tra gioco del lotto, tabacchi, il piccolo laboratorio, bar e dolci per chi vuol portarsi a casa un vassoio. Credo che ce ne siano al massimo cinque. Gentilezza e cortesia, si! E allegria? I visi appaiono stanchi. La zona della tabaccheria prende molto spazio, che invece potrebbe essere sfruttato per chi d'inverno preferisce stare al caldo sedendosi su uno o due tavoli in più. L'ingresso del bar con il punto Cassa, non è mai vincente, se c'è fila ostruisce l'ingresso. La vetrina dei dolci e dei salati, è molto semplice e non istiga il cliente ad abbuffate folli.
Potenzialmente il Barbatrucco, è una vera e propria bomba, soprattutto perché le persone non si aspetterebbero Tanta bellezza su di una strada provinciale. Un bar-tabacchi strappato dal contesto di una grande città.  Capisco con tutto il cuore, e rispetto, il concetto di stanchezza per chi lavora anche 16 ore il Dì!  Ma il mercato oggi è spietato! Eppure se già da domani chi entra per la prima volta, come me, si sentisse accolto come a "casa" con un bel sorriso di cuore, e un "BEN VENUTO!!" perché siamo a Montecalvoli, non a Milano. Be! Sono certo che l'unico pensiero per questa bellissima attività sarebbe fare parcheggio all'esterno, per le flotte di nuovi clienti si affolerebbero all'ingresso.

Voto: ★★★★☆

Buon lavoro

"Il Cliente d'oro"

sabato 14 novembre 2015

il Cliente d'oro "visita al nuovo centro commerciale di Livorno" [ RECENSIONE ]

Inizia qui la mia prima recensione.

Dopo sei mesi, ho deciso di tornare a Livorno. Ammetto che il desiderio di vedere questo nuovo centro commerciale, mi ha spinto a salire in macchina. Per chi è della zona sa che a pochi chilometri dal "vecchio" Fonti del Corallo, un altro colosso <strong>coop</strong>erativo ha aperto fiancheggiato da altri grandi marchi, sportivi e tecnologici. Devo ammettere che sapevo il come raggiungere il luogo, e di cartelli che hanno colto la mia attenzione non c'erano.&nbsp; Il grande parcheggio libero, di giovedì a mezzogiorno,&nbsp; è sempre molto piacevole, ti dà il tempo di scendere dall'auto e dopo aver preso fiato, di afferrare con tutta calma la giacca sistemata nel sedile posteriore. Ho potuto osservare una struttura allettante come una bella torta di compleanno. Sinceramente, ho pensato a quanti contanti avessi con me, e se mi ero portato la carta di credito. Hai la certezza che li, qualcosa aspetti te, per essere tuo. Ho deciso di entrare nella struttura principale, quella che oltre molti negozi,&nbsp; ospita la Coop. Non una, ma due porte automatiche si sono spalancate per me, un soffitto alto e una gradevole musica. Mi sono trovato ad osservare un luogo davvero piacevole. A destra ho trovato subito la Coop, dove ho trovato l'uscita con una ragazza in giacca scura, e auricolari. Confesso che dopo cinque passi c'era l'ingresso, ma la mia mente era già proiettata "fuori". Insomma è come entrare in quei bar dove all'ingresso trovi la casa, con la cassiera stanca, io voglio vedere i dolci e le paste,&nbsp; per essere invogliato a comprare so già che devo avere i soldi per pagare.
Quindi non sono entrato,&nbsp; ma ho fatto un giro per i negozi,&nbsp; o come la maggioranza delle persone,&nbsp; guardando le vetrine. Un giro all'acquario.&nbsp; Tutto bello,&nbsp; soprattutto negozi di abbigliamento,&nbsp; con manichini e articoli, che ti fanno pensare,&nbsp; che così vestito saresti bello per forza anche tu. Alla fine decido di entrare in un negozio di abbigliamento, un paio di pantaloni mi allettavano,&nbsp; per colore e fattura. Entrato ho detto il mio solito "buon giorno" e come al solito ho ricevuto, il solito sguardo horror.&nbsp; Avete presente quei film dove il protagonista entra in quella stanza, silenziosa, e per sbaglio ha fatto cadere qualcosa, scoprendo che quel luogo e pieno di zombi assetati di sangue e cervello? Bene la stessa cosa!
Mi hanno lasciato entrare, regalandomi il loro sguardo horror, e poi da dietro una commessa mi ha detto la solita frase "ha bisogno?".
Il 90% dei clienti, cosa risponde? "No grazie! Davo un'occhiata."

Oramai è un gioco per bambini, come la canzoncina di una pubblicità,&nbsp; una cantilena o filastrocca che ti senti in obbligo di finire. " ******* ti mette le..." , "...alii" scommetto sapete di che prodotto parlo anche se l'ho oscurato con gli asterischi.

Ne buon giorno, un salve, ciao. No! Hai bisogno? Sei qui per guardare o comprare?&nbsp; Quello oramai percepisco.

Alla mia risposta negativa, la commessa accenna un sorriso e torna a sistemare gli abiti. Finita la vendita. Sentendomi quindi di troppo, dato che le commesse stavano sistemando alcune scatole,&nbsp; sono uscito. Con i miei soldi ancora in tasca.
Era però l'ora di pranzo, un l'odore di cibo mi ha accompagnato, così come la musichetta,&nbsp; donatami gratuitamente dal centro commerciale, verso il centro della struttura. Non uno, non due, ma ben QUATTRO punti di ristoro. Immaginatevi di trovarvi ad un incrocio, potresti andare avanti, a destro o a sinistra, e ad ogni angolo di questa strada un luogo dove mangiare. Caos nella mia mente. Che cosa scegliere? Panino, un Primo veloce, un fritto di pesce? Puramente a caso giro a sinistra, verso il bar. Che vedo? Due ragazzi in uniforme, da commessi, di circa venti anni,&nbsp; con lo sguardo di chi è oramai pieno di ascoltare, voci e clienti esigenti. Non ho avuto il cuore di infierire e sempre con il mio portafoglio ancora pieno, sono uscito dal centro commerciale.

Conclusioni:
Una bellissima struttura, creata per macinare orde di clienti, disattenti e frettolosi. Un luogo dove decine di ragazzi passeranno i pomeriggi, tra chiacchiere e risate. Ma come tanti altri centri commerciali, già visti, mi chiedo quanto il cliente sia davvero al centro di questo famelici teatro, privo di Venditori Esperti.

Avete in mente il parcheggio? Tanto posto, facile, non richiede dei "parcheggiatori" , quando scopriranno il modo di rifornire scaffali, cambiare abito ai manichini e mettere i prezzi senza i Commessi, in quel preciso istante i negozi in centro di Livorno torneranno a lavorare.

P.s. per il pranzo mi sono comprato un bel 5e5 in via Grande,&nbsp; con il pepe. Zona centralissima. La Commessa della pizzeria al taglio, con un sorriso, mi ha convinto che l'extra di quell'euro e cinquanta per il parcheggio valeva, un morso di quell'ottimo panino.

Voto: ★★☆☆☆

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