giovedì 24 novembre 2016

Black Friday ... di cosa si tratta?


Oggi venerdì 25 novembre parte il Black Friday anche in Italia.

Ma di cosa si tratta vi starete chiedendo?

Bene ecco un breve articolo che spiega ciò che dovete assolutamente sapere.

Il 24 novembre 2016 gli Americani hanno festeggiato il loro giorno del Ringraziamento, e come ogni primo venerdì dopo questa festività, iniziano i saldi!

Quali sono i vantaggi per il popolo Americano?

Il primo è che di solito i saldi in questo primo weekend  sono più rilevanti, in alcuni casi anche del 50%.

Il secondo vantaggio è quindi che chi prima arriva, prima si serve.

Il mondo di internet oramsi ci ha globalizzato anche in questo senso, per chi sa navigare il Black Friday anche in anni precedenti era presente su piattaforme Ebay o Amazon ad esempio.

Da quest'anno anche in Italia molti negozi hanno deciso di abbracciare questo evento, creando uno o più giorni con il tema Black Friday.

Per questa ragione ci saranno aperture straordinarie, con sconti su alcuni reparti o solo in alcuni orari specifici.

Insomma non essendoci una vera e propria regolamentazione come invece di norma è il periodo di saldi in Italia, ognuno farà un po' come vuole.

Quindi accettate un consiglio;

Posate i vostri occhi su smartphone, PC o magari telefonate, così da trovare il negozio che più vi aggrada, con il prodotte che cercate,  così da evitarvi inutili viaggi a vuoto o estenuanti attese.

buone spese

Il Cliente d'oro.

giovedì 17 novembre 2016

Trattoria Dalle Bimbe [Venturina terme, Li] Per chi ama mangiare come a casa.


Amate l'ambiente casereccio e semplice? 
Non vi accontentate di un'insalata a pranzo o del solito piatto di pasta?

Eccovi accontentanti, alla Trattoria Dalle Bimbe, è possibile scegliere un menu casereccio, con primo, secondo, contorno con acqua e caffè a meno di quindici euro.

Devo dire che pur essendo un locale carino, non riesco a dare più di  ☆☆☆ stelline.

L'attenzione verso il cliente... e poi il caffè . ..

Bè per saperlo, basta contattarmi per Mail.

ilclientedoro@gmail.com






La Voglia Matta [Pontedera-Pi] Quando l'autunno diventa uno spunto per nuove idee

Per i miei lettori; sapete già che ho fatto una recensione a questa attività.
Bel locale, il personale sempre molto cordiale e gentile. Aperto praticamente sempre anche per il pranzo, e fino a tarda notte nei fine settimana.
Ampio spazio di tavoli, per organizzare delle feste.
Di Domenica, diventa un punto di riferimento per chi vuole portarsi a casa dei pasticcini, con la "P" maiuscola. Potrebbe quindi bastare, per un locale lontano dal centro, giusto?

E invece no! Per chi cerca sempre di fare del proprio meglio, il Bar Pasticceria la Voglia Matta, ha ben pensato che lo spazio che in estate è dedicato ai gelati, potesse essere sfruttato per altro. 
Ed ecco come in foto, una distesa di "bocconcini" di cioccolato, con infinite combinazioni, dalla frutta all'alcolico. A mio parere sono queste le iniziative che rendono, un posto speciale, ancora più particolare. Quindi per qualunque idea regalo, al sapore di cioccolato, vi consiglio di passare a fargli visita. Passandoci per caso, ho notato questo cambiamento, e ritengo che vadano premiati coloro che continuano a crescere, senza soffermarsi sul proprio successo.

Ancora complimenti e buon lavoro.

il Cliente d'oro

giovedì 10 novembre 2016

Ristorante pizzeria l'Ariete a Ponsacco [ Ottimi piatti ma menu tristi]


Una serata tra amici, e finalmente l'occasione per visitate il ristorante, pizzeria l'Ariete a Ponsacco.

Devo dire che ho avuto bisogno dell'indicazione del navigatore per raggiungere il posto, dato che si trova su una stradina laterale, rispetto a quella principale, dopo la concessionaria Fiat. 

Comunque il parcheggio non è mancato essendo giovedì sera. Una bella insegna luminosa e un ingresso di tutto rispetto, mi hanno accolto, augurandomi un caldo benvenuto. 

Meno caloroso, ma molto pronto quello dei camerieri che subito mi hanno accolto facendomi scegliere uno dei tavoli liberi.

Un locale con almeno 10 tavolo serviti, ed essendo giovedì un numero di tutto rispetto.

Un soffitto altissimo con spettacolari lampadari.

Un bancone bellissimo! Immaginatevi uno spaghetto morbido adagiato sul piatto. Un'onda di legno, marmo e vetro, mostrava un bar munito di diversi alcolici e birra alla spina, di seguito un camino dove un pizzaiolo preparava pizze cotte a legna. Di seguito, un altro camino dove un cuoco preparava carne alla brace, e una cucina nascosta dietro una porta con due ante che si aprono solo a spinta ma tornano inesorabilmente in linea. Porte vecchio stile per capirci.

Ero deciso a mangiare fino a scoppiare!

Poi...

La cameriera vestita con la sua divisa, perfettamente nera, ha portato i Menu... vecchi? antichi ? usurati ?

Molto di più, vetusti!

Cadevano a pezzi, le pagine venivano via, ingiallite. Certo leggibili ma credo, il peggior menu che ho visto da anni.

Tutto quello che potevo scegliere, carne, Pizza, primi e secondi, tutti annientati dalla confusione e sciattezza del menu.

Devo dire che la pizza, era davvero buona, sottile e croccante come piace a me.
Spettacolari anche i dolci, abbondantemente buoni.

Poi di nuovo ...

Passate le 22:30 il locale si è come svuotato e ho notato che i camerieri hanno iniziato ad apparecchiare in disparte dei tavoli, usati dallo staff per iniziare la loro cena. Ma di solito non si cena prima del servizio?

Conoscendo il posto in futuro, mi guarderò  bene ad entrare dopo una certa ora, per non disturbare lo staff che cena. E tutti quei clienti che invece potrebbero usufruire di un posto del genere magari anche all'ultimo minuto? Insomma si può anche dormire se uno vuole no?

Ad ogni modo ritengo che, anche se un po Vintage, il locale merita ☆☆☆☆ stelline.

Un bel posto che consiglio di visitare, magari chiedendo ai camerieri la specialità della casa.
E affrettandosi a consumare per non incrocire gli sguardi di chi ha ancora fame. Io mi sono ripromesso di tornare per assaggiare la carne.

Allo staff del ristorante pizzeria l'Ariete auguro
un buon lavoro.

il Cliente d'oro 









martedì 20 settembre 2016

Euronics Follonica [Un furto con dolo ma il sorriso resta]

Questa volta, non farò una vera e propria recensione, ma vi racconterò di un accaduto e di come un negozio reagisce a tali atti.

Di nuovo a Follonica, mi apprestavo a raggiungere il punto vendita dell'Euronics, presso la vecchia Aurelia nella zona commerciale.
Come dalla foto ho trovato un tendone a proteggere l'ingresso è una macchina delle guardie giurate quasi a fare da scudo all'attività.

Un piccolo cartello con una freccia mi indicava l'ingresso laterale sulla sinistra, e da un uscita di emergenza aperta, una guardia giurata accennava un leggero sorriso squadrandomi, mentre mi avvicinavo.

Appena entrato un commesso mi ha salutato, chiedendomi di cosa avessi bisogno. Devo essere sincero notando che il negozio all'ingresso principale era in parte devastato, ho chiesto al commesso, che cosa era successo. Ho scoperto che durante la notte dei ladri con un furgone a sua volta rubato al Comune, erano entrati distruggendo l'ingresso, arraffando tutto il possibile.

Ho fatto un piccolo giro e poi sono uscito, ho preferito non fare foto all'interno del negozio, perché tutti i commessi, nessuno escluso, hanno continuato a chiedermi se avessi bisogno mantenendo il sorriso.

Ho trovato per quello che mi riguarda, una grande professionalità dato che nessuno cercava di dar peso alla porzione di negozio distrutto. 

Molte volte chi entra in un negozio, non pensa che ogni qualvolta tale attività verrà colpita o lesa da dei malfattori, l'unica risposta che un negoziante o un commesso potrà dare, sara rimboccandosi le maniche perché il giorno dopo o il giorno stesso, i clienti possa entrare a fare le sue compere.

Anche in quel caso, un bravo commesso o commessa continuerà a sorridere, e a tenere come unico pensiero l'esigenza del proprio cliente. 

Quindi non me la sento di dare alcun voto ad un'attività così ferita, aspetterò con pazienza la sistemazione del negozio così da tornare, e fare la mia recensione.

Per adesso posso solo augurare a tutto lo staff e al negozio, di rimettersi in piedi quanto prima, augurandogli buon lavoro.

Il Cliente d'oro.


lunedì 5 settembre 2016

Pizzeria Chiasso [Quando l'estate porta novità]

Amo recensire locali e attività che fanno parte di una comunità.

Per questo m'innamoro di quei locali che pur partendo con semplicità, riesco ad un tratto a rifiorire inventandosi un nuovo look, dimostrando in modo tangibile il loro grande impegno.

Nella zona di Montecalvoli, vicino Pontedera (Pisa), ha riaperto le porte dopo le vacanze estive e un profondo restyling la Pizzeria Chiasso.

Una pizzeria a conduzione familiare, proprio sulla via Francesca, aperto da mezzogiorno anche per il pranzo con menù molto economici.

Ho avuto il piacere di assistere alla festa di riapertura, e tra i camerieri intenti a servire, mi ha sorpreso piacevolmente anche la presenza del Parroco della comunità. Quindi ho deciso di prendermi un giorno e tornare con calma. Ed ecco qui la mia recensione di una serata ordinaria.

Un Lunedì durante una sera poco affollata.

Il parcheggio non manca, fatto a lisca proprio davanti al locale. I tavolini posti sotto un'ampio tendone rosso, sembrano proseguire sino dentro il locale, che in realtà è separato da un'ampia vetrina. Devo dire che con le luci della sera il locale acquista ancora di più in bellezza.

Appena entrato ho trovato il bancone sulla sinistra e la bocca del forno per le pizze alimentato a legna. Una buona premessa non amando i forni elettrici. Sono stato subito accolto da una cameriera sorridente, che mi ha chiesto dove volessi accomodarmi. Dentro e fuori. Devo dire che il menù è apparso semplice e chiaro. Ho optato per un antipasto di terra e una margherita. Al fine è nelle cose semplici che si trovano eventuali difetti.
La cucina nel cuore del locale mi è sembrata gestita da una bella signora, e chiedendo ad altri avventori ho scoperto essere una dei proprietari insieme al marito che con efficienza, si occupa di gestire e farcire le pizze che escono calde dalla bocca del forno.

L'antipasto semplice ma buono, non mi ha riempito fortunatamente, anche se il paniere con pane e schiacciata calda avrebbe potuto indurmi a riempirmi rischiando di non finire la pizza.

La pizza era sottile e croccante, buona ma un po troppo salata per me.

Insomma alla fine c'è stato spazio solo per il caffè che da ciò che ho visto, può essere scelto in vari gusti e aromi.

Insomma un buon locale con un grandissimo potenziale!

Per questo motivo do quattro ☆☆☆☆ stelline.

Come sempre nelle mie recensioni lascio qualche consiglio, dato che c'è margine di miglioramento.
La Pizzeria con questo nuovo look, è molto accattivante e piacevole, ma solo un bell'aspetto e i sorrisi non bastano, serve una strategia di vendita.
I panieri colmi di schiacciata e pane e la pizza troppo saporita e salata non da spazio ai dolci, dare uno spazio ai dolci sopratutto all'ingresso, espo endoli in un certo modo può diventare un buon aiuto per rendere il cliente ancora più soddisfatto e desideroso di acquistare un piatto in più. Anche per il pranzo un primo e un dolce è oramai un'ottima combinazione in molti locali.
 Va benissimo la cucina casereccia, ma per il pranzo. La sera magari qualcosa di più sfizioso renderebbe il menù più variegato. almeno tre menù da cambiare uno ogni settimana, per la cucina così che chi non ama la pizza sia invogliato ad entrare.

Non per ultimo c'è ancora molto da lavorare sui social, Facebook e Google ad esempio possono essere grandi alleati per invitare i clienti più giovani, con serate a tema.
Per quanto un'attività sia ben inserita nel contesto della propria zona, sono certo che nuovi clienti farebbero solo piacere per gli incassi. 

Per adesso auguro buon lavoro allo Staff di questa Pizzeria certo che faranno sempre meglio.

Il Cliente d'oro.

domenica 4 settembre 2016

Latterraggio [ Quando un'idea bellissima raggiunge tutti noi]

Oramai è finito Agosto, e anche quest'anno ho avuto la fortuna di uscire dalla Toscana per girare un po l'Italia.

Bergamo e dintorni è stata la mia meta.
Una cittadina come questa, così come i paesi vicini spesso rallentano la loro produttività e per fare un esempio, quasi tutti i Bar smettono addirittura di vendere cornetti freschi la mattina.

Altri locali invece continuano imperterriti, a prescindere della stagione. Uno tra questi è il Ristorante Pizzeria "Latterraggio" a Caprino Bergamasco, a pochi chilometri appunto da Bergamo. Un locale incastonato tra le montagne. Una struttura davvero bellissima.

Devo ammetterlo, già dall'esterno  il Ristorante Pizzeria, da subito l'impressione di un locale di alto livello.

Ogni cameriere con la propria uniforme, concilia perfettamente con il design molto alla moda del ristorante.

Dopo essermi accomodato la cameriera mi ha portato a differenza dei soliti menu, fatti di carta e plastica un tablet, con tanto di copertina ripiegabile con il logo del ristorante.

Di certo un impatto molto interessante. Dopo una mia domanda, ho notato che la cameriera aveva un auricolare all'orecchio e un piccolo microfono con il quale, poteva comunicare con lo chef in cucina rispondendomi sugli ingredienti presenti in alcuni piatti. Ogni pietanza era accompagnata oltre che dal prezzo anche da un'invitante immagine digitale.

Nella brevissima attesa ho ovviamente chiesto anche la password per il WiFi. Insomma  non poteva di certo mancare. C'erano ben due password. Ho scoperto che questo menù è reperibile anche sul loro sito quindi per chi avesse fretta, o il desiderio di provare anche il piatto già pronto in tavola è possibile telefonare, concordando l'orario. Anche questa una cosa notevole.

Il cibo è stato veramente buono anche se non sono un cuoco esperto, devo comunque dire ogni piatto aveva un eccellente aspetto e una buona presentazione. Complimenti allo Chef.

Non per ultimo, questo locale è di fianco ad una pista di atterraggio per chi ama fare parapendio. Ecco perché questo nome.

Devo dire la verità le ☆☆☆☆☆ stelline sono meritate, perché sia per aspetto, per location e per idea è molto avanti. Un locale che ti permette di mangiare anche una semplice pizza spendendo il giusto, accontentano magari chi cerca invece cibo più particolare e ovviamente costoso, se si cerca piatti di pesce fresco tra le montagne, ovvio.

Insomma un locale studiato a tavolino, e realizzato in maniera eccelsa.

Come al solito, c'è qualcosa che potrebbe e dovrebbe migliorare. Il servizio per quanto bello, tecnologico e professionale, non appena qualcosa va storto perde un po i colpi.
Un esempio? Un tavolo di fianco al mio con dieci persone, tutti affamati di pizza. Tutto l'ordine è stato puntualmente servito al tavolo perché tutti potessero iniziare la cena insieme. Ma una pizza riportata male sul taccuino digitale ha fatto sparire la magia. Un tablet così come foglio e penna, non minimizzano gli errori umani e sta al cameriere trovare una soluzione, minimizzando l'errore. Quando il locale si riempio è stato difficile richiamare l'attenzione dei camerieri, e in fine al momento del dolce, riportare nuovamente i tablet per la scelta è a mio parere un difetto. Molti camerieri in giro per l'Italia conoscono a memoria il proprio menu. Consiglio? Meglio nel caso prendere tutto l'ordine prima di iniziare a servire, quando l'effetto del tablet ha ragione d'essere, e il cliente ha ancora molta fame così che possa ordinare qualcosa in più.

Non dico che i camerieri siano stati scortesi, sia chiaro, sono stati tutti molto professionali e gentili ma in quel locale manca un caposala o un cameriere più esperto che in caso di imprevisti o clienti più particolari, riempia il vuoto che tecnologia e estetica non possono ancora riempire.

Come detto però sono solo mie opinioni, su un locale che consiglio comunque almeno una volta di andare a visitare.

Complimenti e buon lavoro

Il Cliente d'oro.

http://www.latterraggio.it
https://m.facebook.com/Latterraggio-Location-294452013912415/?locale2=it_IT

lunedì 25 luglio 2016

I'M BURGER [ Quando vendere panini di fianco al McDonald's è una grande idea]

Chi di noi avrebbe l'insana idea di vendere panini proprio di fianco al McDonald's?

Loro si! E forse è una grande Idea.

In via Alessandro Pieroni 29 troverete questo locale che dall'esterno incuriosisce non poco.

All'esterno, alcuni tavolini permettono di godersi questi momenti estivi, mentre una sala interna con aria condizionata e wifi, garantisce un pasto piacevole per i più grandi e i più giovani.

Una idea simile ad altre penserete!? Eppure no, perché per loro il punto di forza è che il vero "Burger" è  quello che fanno loro!

Di certo i prezzi non sono concorrenziali ma la differenza oggi si Deve pagare.

Per chi desidera un panino veloce o magari fermarsi per fare 2 chiacchiere, bevendo anche un bicchiere di vino, questo locale appare giovane e piacevole.

Per questo motivo per l'idea, i piatti fatti con delle simpatiche padelle e i panini decisamente buoni do al locale ☆☆☆☆☆.

Come sempre due consigli sono doverosi. Il menù non è  chiarissimo qualche foto potrebbe invogliare il cliente ad acquistare alcuni prodotti invece di altri.
Solo due piastre sono un po poche, non appena arriva più di quattro gruppi di clienti il servizio rallenta decisamente.

Ad ogni modo c'è margine di crescita ed è questo l'importante!

Buon lavoro

Il Cliente d'oro.


Dove trovare tutti i Contatti;

http://www.im-burger.it


giovedì 14 luglio 2016

L'ostricaio a Livorno [ Quando la freschezza richiede più spazio ]


Finalmente è arrivata l'estate, quindi ho l'obbligo e il piacere di recensire un locale a pochi passi dal mare.

A Livorno uno dei locali più conosciuti è "l'Ostricaio" un ristorante che serve cibo freschissimo ad un passo dal mare.

Se passeggiate per il viale Italia, e superate la terrazza Mascagni, prima o poi incapperete in questa piccola ma piacevole struttura.

Oltre a servire come Ristorante, l'ostricaio vende il  proprio pesce e crostacei, a chi lo desidera permettendo così a chiunque ami l'arte della cucina di  assaporare la freschezza di questi prodotti anche a casa propria.

Immaginatevi quindi una struttura non più grande di cinquanta metri quadrati, composta da una cucina, quasi invisibile per i clienti, un bancone sia interno e uno più piccolo esterno, una minuscola sala "interna", con tre tavoli e altri sette tavoli disposti su una piattaforma in legno dove il soffio dal mare accarezza gli avventori. Insomma un locale formato francobollo.

Per gli amanti del genere è qualcosa da provare, anche perché il personale è ben vestito e un prosecco di ben venuto accoglie i clienti subito dopo che hanno ordinato.

Posso garantire che il locale è pieno, e le persone subito dopo le 12:30 si affrettano ad entrare.

Controllando su Google Maps ho scoperto però una cosa molto curiosa, il locale è  valutato appena tre stelle e mezzo. Perchè?

Il problema di questa attività sono i clienti di passaggio, o coloro che devono ancora scoprire questo locale.

L'ostricaio all'esterno appare come una baracchina in muratura totalmente aperta a chiunque, al pari di una gelateria sulla spiaggia dove gli avventori possono entrare in cerca di qualcosa di fresco. Insomma manca un vero e proprio ingresso.

L'ingresso appunto, è monitorato da un rispettabile signore, che visto dalla strada vende dietro il suo piccolo bancone semplicemente del pesce fresco, purtroppo non ti saluta ne ti aiuta a capire cosa ti aspetta non appena entrerai.

Insomma se hai fortuna, incontri  una cameriera intenta a servire tra i tavoli appiccicati tra di loro, e tutte le cameriere ti indicheranno un Uomo con una casacca nera, dietro il bancone. A lui và chiesto se c'è posto. Il buon giorno non è dispensato da questo signore, che al massimo ti chiede in quanti siete, se il numero non corrisponde al numero di  sedie e tavoli liberi ti dice con fare non cortese che posto non c'è.

Questo locale è così piccolo che dovrebbe essere obbligatorio prenotare.

Ed ecco il problema, c'è un locale dove tutti vorrebbero entrare, poco spazio per accontentare le richieste e un signore poco abile nella diplomazia.
Questo crea un voto basso su Google Maps troppo basso, per un locale del genere.

Un vero peccato! Dato che con un voto così Google Maps non ti segnala come Ristorante consigliato in zona. Altri clienti persi.

Personalmente sono entrato nel locale, aperto alle 12:20 il signore con la casacca nera e lo staff stavano mangiando, e visibilmente scocciato, mi ha chiesto se ero solo, con fare privo di garbo, mi ha detto che dovevo aspettare, fuori! Mi sono sentito subito Non gradito e sinceramente ho valutato di andarmene.

Ho visto uscire ben due clienti molto arrabbiati, dopo il mio pasto, per la risposte del signore con la casacca nera. Questo porta a due problemi, il primo che tali clienti potrebbero non tornare mai più, l'altro problema è che certi clienti così trattati, magari tornano per il gusto di potersi sedere su una di quelle sedie, e poter dire che il locale non è poi nulla di eccezionale. 

Per questo motivo il mio voto è di sole tre stelle; ☆☆☆

L'ostricaio andrebbe ridisegnato, per poter sfruttare meglio gli spazi, e dividere la parte della vendita al dettaglio dal ristorante.
Se poi il proprietario decide che tale locale è solo per una nicchia di clienti, farà bene a scriverlo su un cartello e a mettere qualcuno all'ingresso per gli avventori.

I modi si devono migliorare, perché non c'è nulla di peggio di una folla di persone pronte a sparlare di un luogo dove invece, mi è apparso chiaro un grande impegno, tanto sacrificio e vero amore verso un'attività sana.

La mancia per il buon servizio le cameriere se la sono meritata!

Buon appetito a tutti

Il Cliente d'oro





lunedì 11 aprile 2016

Panificio Caprili [Una piccola bomboniera a Bientina]


Per chi adora il profumo del pane, il sapore del cioccolato e i negozi Vintage, stò per scrivere una recensione che spero vi lasci un buon sapore in bocca.

Per gli amanti della Toscana, Bientina con i suoi piccoli negozi, in provincia di Pisa, é  un luogo da visitare, anche solo per passare un pomeriggio a fare una passeggiata, o magari in cerca di un buon gelato.

Tra i vari piccoli negozi, il profumo di buono mi ha condotto verso questo Panificio. Cosa mi ha colpito per prima cosa?
L'esterno! In definitiva questo è il primo biglietto da visita, che un negozio deve avere. Una botteghina retrò, con la porta e la vetrina, con l'intelaiatura in legno e alcuni vasi con fiori ad accogliere chi semplicemente passa per il marciapiede.

Immaginatevi una bomboniera, con piccoli scaffali e un bel banco, legno e vetro fusi insieme, con ogni sorta di pane e dolceto in genere. Ovunque si posilo sguardo, tutto è curato, finti rampicanti e grappoli d'uva imbelliscono anche il soffitto.

Appena entrato, ho notato che il negozio, stretto e lungo, si univa ad una porta aperta, di certo il laboratorio, da li un signore mi ha notato e in appena trenta secondi una signora  mi ha raggiunto, salutandomi.
Ho chiesto dei dolcetti per tre tersone, e la signora mi ha mostrato un vassoietto che ha estratto da sotto il bancone, iniziando a riempirlo.
Ho chiesto se la pasticceria fosse artigianale, e la signora mi ha dato conferma. Mentre aspettavo, ho continuato a guardare il piccolo negozio, molti altri prodotti, sulle pareti a scaffale erano in attesa di essere scquistati. Diverse idee  regalo, da piccole uova, a barattoli di miele, tutte da mangiare.
Anche un mini frigo, con bresaola e prociutto in contenitori in plastica, mi ha ispirato l'idea che si potessero farcire le varie forme di pane poste dietro il bancone.
Non ho resistoto, e subito dopo i pasticcini, ho ascquistato anche una piccola schiacciatina, con zucchine e salsiccia.

Sono uscito con il mio vassoietto, nastrato come si faceva una volta, e a casa,  dopo pranzo, il momento del dolce è stato buonissimo. Da provare!

Insomma, se volete riempire i vostri pancini, e saziare anche i vostri occhi, vi consiglio di fare un salto, presso Bientina, in via Vecchio Porto n°11.

Come al solito, concudo questa mia recensione anche con ciò che mi è piaciuto un pò meno. La signora, molto gentile non mi ha invogliato ad acquistare anche altro, di ceto molto veloce nel farmi il vassoio, ma quel negozio propone anche idee regalo, e una brava venditrice, con un grembiule a tema, potrebbe far svuotare quel negozio in un solo giorno. Ultima cosa, l'ingresso con la porta che si apre all'interno, permette un passaggio difficile se chi entra ha un passeggino, per quanto sia un piccolo negozio, che può contenere al massimo otto clienti per volta, ritengo che una vetrinetta, o scaffale in meno, possano rendere più facile l'uscita e l'accesso.

Per me il voto è  ★★★★☆. Vi giuro, ne avrei voluto dare sinceramente cinque, ma ritengo che tale attività possa fare un salto molto più alto, se si decidesse di unire un "Venditore" con la V maiuscola, e i social dove con la scusa di una festa, o una promozione, si potrebbe vedere quel negozio letteralmente assaltato dai clienti. Essere ospiti con una pasticceria del genere, è da urlo! Riuscire oggi a mantenere un negozio così bello è una Gioia per gli occhi, e sono certo che aiutare i clienti a far sapere dove trovare un negozio del genere, possa essere la base per un grande successo.

Complimenti ancora al Panificio Caprili, non vedo l'ora di potervi dare cinque stelline.

A presto

Il Cliente d'oro  

domenica 13 marzo 2016

La Gardenia + Footlocker + Vodafone fonti del corallo = [quando un negozio non aiuta il venditore] - 3/3 - un Pomeriggio a Livorno


Ed eccoci al terzo articolo. Altre tre brevi recensioni, di un pomeriggio molto lungo passato a Livorno
Devo dire che Livorno è una città unica nel suo genere,  proprio come chi la abita.

Ma torniamo a noi!

~

Partendo da piazza della Repubblica verso Piazza Grande, sulla sinistra di via Grande ormai da tantissimi anni c'è la mitica profumeria "la Gardenia", un'attivita che serve migliaia di Clienti livornesi. Insomma se resiste ci deve essere un perché!
Un negozio che sicuramente non passa inosservato, vetrine illuminate rendono visibile l'interno. Due ampie sale mostrano alle pareti ogni genere di profumo, o prodotte per la bellezza, in fondo a sinistra dopo essere entrati c'è un ampio bancone. La cosa che subito mi ha colpito però,  è stata una commessa in piedi sul lato destro, a guardare la prima e la seconda sala.
Insomma verosimilmente un sorvegliante che monitorizza tutti i clienti. Una posizione che spetterebbe al bancone di norma. Chi entra riceve limpresione che la commessa sia li per evitare eventuali taccheggiatori. Purtroppo per chi sta al bancone è impossibile vedere la sala adiacente, ho iniziato comunque a fare il mio giro e la commessa mi ha subito visto e salutato.
Ma nessuna mi ha chiesto se avessi bisogno di aiuto.
Fortunatamente per il negozio,  con il mio ingresso si sono aggiunti altri clienti,  e due signore sono venute a chiedere informazioni alla commessa di guardia, prontamente le altre tre commesse hanno iniziato a servire altri clienti.
Insomma la "guardia"se il negozio è pieno, risulta inutile, oltretutto data la posizionare,  tale commessa è la prima ad essere intercettata, e vista dai clienti.

Girando tra gliscaffali, devo essere sincero, non ho trovato grandissima pulizia essendo tutta merce poggiata su scaffali in vetro, una pulita settimanale, senza prodotti antistatici non sono sufficienti, la cura dello scaffale è fondamentale.
Sono quindi giunto nel reparto che sapevo più difficile, quello per gli uomini, ovviamente nella seconda sala. Mentre monitoravo gli scaffali, ad un tratto il mio sguardo si è fermato e subito una incongruenza di prezzo tra due prodotti ha attirato la mia attenzione.  Delle lame per la barba in due formati differenti, dove almeno un prezzo era ovviamente sbagliato, il caso ha voluto che una delle commesse passasse di lì è a quel punto ho chiesto informazioni. Prima sulla differenza tra i due oggetti e come immaginavo non c'era preparazione. Come dalla foto che ho allegato alla recinzione, è impossibile che una lama elettrica con la pila costi di meno di una lama che non richiede batteria o almeno per la commessa sarebbe dovuta essere la prima cosa da saltare all'occhio. Avrebbe potuto rispondermi "Differenza!? Una e elettrica e l'altra no!".
La commessa imbarazzata mi ha chiesto di pazientare dicendo che avrebbe controllato il prezzo al bancone è chiesto informazioni,  mi ha perciò dato le spalle e si è avviata velocemente verso il bancone. Purtroppo questo è un grosso errore da fare in una vendita, lasciarsi il cliente alle spalle. L'ho seguita dalla seconda sala verso la prima, e dopo 30 secondi la commessa dal bancone mi ha confermato che nessuno dei due prezzi riportati sullo scaffale era corretto.
A quel punto si è immobilizzata e mi ha chiesto "le interessa?", sinceramente ho chiesto di posare lì l'oggetto è che avrei continuato il mio giro, magari dopo pensandoci lo avrei acquistato. Forse dopo questo piccolo episodio,  sono stato evitato per circa 5 minuti dalle commesse e alla fine sono uscito dal negozio senza acquistare nulla.
Devo essere sincero, le profumerie sono luoghi dove difficilmente entra un uomo ed in ogni caso sono le donne a fare gli scontrini più alti, ma anche un uomo ha il portafoglio. Capisco perfettamente che certe volte con migliaia di prodotti, si possa incappare nell'errore di un prezzo sbagliato, ma proprio per queste ragioni i commessi devono essere allenati per affrontare questi imprevisti. Una profumeria come la Gardenia, deve avere come punto di forza una buona esposizione e commessi loquaci capaci di affrontare certe problematiche.
In più un negozio dove il primo pensiero è sorvegliare i clienti, nella ricerca del possibile taccheggiatore, rende le commesse incosciamente ostili, perché i clienti affezionati saranno sempre bene accolti, mentre i nuovi clienti potrebbero essere visti comunque come possibili intrusi.
Per queste ragioni il mio voto per questa attività è ★★☆☆☆.
Le commesse sono state gentili, tutte ben vestite con la loro uniforme, il negozio è oramai un'istituzione e non per un caso, ma serve maggiore conoscenza di tutti i prodotti e nel caso di mancata conoscenza di un determinato oggetto, è sempre meglio dirlo, e accompagnare il cliente verso una commessa più esperta così da accertarsi che questi malintesi non vengano percepiti come un errore totale da parte del negozio. Una venditrice più esperta, colmerå questa mancanza e magari assicurerà una vendita in più al negozio.

~

Superata piazza Grande sempre sul lato sinistro della strada ho trovato il negozio Foot Locker la cosa che mi ha subito colpito, ancora prima delle centinaia di scarpe piazzate sugli scaffali a parete è stato lo sguardo deciso delle due commesse, entrambe le ragazze vestite come arbitri, erano decisamente pronte a fare grandi vendite.
Sono entrato e dopo il secondo passo, ho subito ricevuto un sorriso e un saluto, la commessa di nome Giulia mi ha dato il tempo di entrare e dare uno sguardo, ad un negozio molto piacevole alla vista.

Mentre tornavo verso l'uscita la commessa Giulia mi ha chiesto se qualcosa mi avesse colpito. Attenzione non mi ha chiesto se avevo bisogno, ma con grande abilita mi ha chiesto un'opinione su cosa mi piaceva, una grande mossa, che fa un venditore, che ritiene di lavorare in un bel negozio.  Ho risposto che mi piacevano delle scarpe da ginnastica e le ho indicate, perché volevo iscrivermi in palestra, prontamente mi ha chiesto di levarmi la scarpa sinistra facendomi accomodare e mi ha misurato il piede.
Scoperto il mio numero è iniziato il problema, cioè la commessa mi ha chiesto di aspettare un attimo e si è assentata per andare in magazzino per prendere le scarpe con il mio numero, e dopo circa due minuti è tornata sempre sorridente, sempre cortese. Ma dopo aver provato la scarpa ci siamo accorti che il numero era un po' stretto di fiocca, quindi mi ha proposto di provare un numero leggermente più grande, nuovamente si è assentata di nuovo per altri 2 minuti.
Ho fatto una scoperta, il magazzino si trova al piano superiore e le commesse devono alternarsi tra di loro per andare a fare le scale alla ricerca dei numeri delle scarpe, questo comporta che le due commesse all'ingresso e la commessa al bancone possono servire un numero massimo di 2 ho 3 persone per volta. Sempre che non ci sia fila al bancone, posto in fondo alla sala.
Chi lavora in quel negozio deve alternarsi alla vendita, perché se tutte si assentano per andare in magazzino a prendere le scarpe il negozio rimane vuoto, senza contare che per 5 minuti circa sono rimasto con il calzino sprovvisto di scarpa.

Infatti ad un tratto è entrato un Cliente poco cortese, che ha cercato subito l'attenzione delle commesse, già tutte intente a servire, ha afferrato una scarpa e dopo appena due minuti ha posato la scarpa su una delle poltroncine ed è uscito.
La commessa che mi serviva ha cercato di richiamare il cliente, che rientrando ha preteso la massima attenzione, questo avvenimento mi ha dato il tempo di rimettermi la mia scarpa e di accampare una scusa per non acquistare. Ho chiesto un biglietto e una delle commesse mi ha dato un pezzetto di carta così piccolo, che purtroppo,  ho perso dopo appena cinque minuti.

Il mio voto per questa attività è ★★★★☆

Se domani la commessa Giulia decidesse di cambiare lavoro, sarei disposto ad assumerla all'istante, determinazione e voglia di vendere hanno dato a questa attività due stelle in più rispetto a quelle che avrei dato normalmente.
Se tu, lettore hai un'attivita e cerchi commesse affamate di vendita, consiglio di cercare tra lo staff di questo negozio.

Ma sfortunatamente non concepisco che un magazzino, possa far aspettare così tanto un cliente, la logistica di questa struttura lavora contro se stessa. Coltivare i venditori è fondamentale per un negozio, ma è impensabile per un commesso lavorare facendo 100 piani il giorno, si crea così un sistema dove l'esasperazione spinge una brava venditrice ad andare via, soprattutto quando la sera i piedi sono più gonfi delle scarpe.

~

Alla fine ho deciso di lasciare via grande e di riprendere la mia macchina, dal parcheggiata correttamente sulle strisce blu. Devo affermare che la città di Livorno sembra non gradire i visitatori, o gli acquirenti che si fermano per più di un'ora per la via, trovo inspiegabile e oltremodo scandaloso che superata la prima ora sì chieda €1,00 per ogni 20 minuti di parcheggio in più per i negozi e soprattutto per i commercianti che vivono questa via, diventa improponibile affrontare i parcheggi gratuiti dei centri commerciali.

~

Con questo pensiero prima di lasciare Livorno mi sono fermato all'ipercoop, e ho iniziato a girare fino a fermarmi al negozio della Vodafone. Due commessi seduti al bancone erano intenti a osservare i loro cellulari, sono entrato e ho chiesto informazioni sul nuovo Samsung Galaxy S7 devo dire che la commessa Dania si è dimostrata preparata, lei possiede un Samsung Galaxy S6, per lei è stato più semplice rispondere alle domande semplici che le ho fatto, quando le mie domande sono diventate difficili solo a quel punto si è affidata al proprio computer. Senza vergogna,  mi ha sorriso ringraziandomi per le domande e iniziando a sfruttare quelle domande per "imparare" con me un prodotto che in quel momento non c'era nel mercato.

Ad ogni modo non è stato solo questo a colpirmi, bensì è stato il modo di pormi le sue domande, per capire quali erano le mie reali esigenze, quindi sul perché preferissi un tipo di telefono ad un altro. Preferire un prodotto basato maggiormente sulla foto, oppure sulla velocità magari per i dati o per il lavoro, rende alla fine il lavoro del venditore più facile, quando alla fine deve chiudere la vendita.
La commessa mi ha fornito tutti i depliant, dandomi varie possibilità ma dato che il prodotto appunto il Samsung Galaxy S7 non era visionabile mi ha chiesto gentilmente il mio numero di telefono, cosicché richiamando mi avrebbe potuto invitare nuovamente in Negozio, per farmi toccare con mano il cellulare.
Posso confermare che appena dopo l'uscita del S7 Dania mi ha telefonato invitandomi nuovamente in negozio a Livorno.

Il mio voto per questa attività purtroppo è solo di ★★★★☆
Per quale motivo vi chiederete, se la commessa è stata così brava, il parcheggio era gratuito e il negozio bello?
Perché mentre Dania mi spiegava e provava a vendermi quel prodotto, a meno di un metro da me l'altro commesso era intento a mandare messaggi su WhatsApp, tranquillamente seduto. Trovo oltremodo, sconveniente un atteggiamento del genere, ritengo che uno staff di persone possa vendere oltre che singolarmente, anche in gruppo, se la commessa cerca la mia attenzione è il collaboratore o collega pensa a tutt'altro, si rischia che il cliente venga distratto da ciò che fa il commesso fannullone.
Anche in questo caso è il Negozio a dare tali abitudini ai propri commessi, che nel momento in cui il cliente non è presente in negozio e gli scaffali sono riforniti e le pubblicità sistemate, possa permettere al proprio personale di sedersi e attendere distrattamente l'ora di chiusura.

Si conclude qui il mio viaggio a Livorno, non mancherò di tornare nei negozi che ho recensito.  Spero con tutto il cuore che, quei commessi è commesse che ho conosciuto, trovino in queste mie parole il desiderio di fare ancora meglio, così da convincermi a dare 5 stelle anche a loro.

Per adesso auguro a tutti buon lavoro, e buone vendite.

A presto

Il Cliente d'oro.

mercoledì 9 marzo 2016

Benetton Livorno [l'arte della vendita] - 2/3 - un Pomeriggio a Livorno

Eccoci al secondo capitolo, del mio pomeriggio passato per via Grande a Livorno.
Come avevo promesso, dopo la visita al punto vendita di Pontedera, ho pensato di visitare anche una sede più grande. Lasciando da parte i Telefoni, ho deciso di visitare la Benetton.
Per chi percorre via Grande, le vetrine ben illuminate catturano subito l'attenzione, le porte automatiche ti proiettano subito nel negozio.  Scaffali, a gondola e a parete con un'infinità di abiti, prediligono l'abigliamento per le Donne. Sulla destra il bancone, ampio permette ai clienti di sostare in attesa di pagare, senza rimanere vicino all'ingresso, mentre centralmente un ascensore, fatto con pareti di vetro ti invita verso il reparto bambini.  In unltimo  rimanendo sulla sinistra il reparto Uomo mantiene un dignitoso spazio, con quattro cabine per provare gli abiti. 
Insomma un negozio ben studiato, su due piani, dove lo spazio dei Saldi, al piano terra è praticamente invisibile da chi stà al bancone.
Appena entrato, ho notato subito tre commesse girare per il negozio, intente a servire alcuni clienti, il buongiorno non mi è mancato e quindi ho deciso ho iniziare il mio giro tra gli scaffali. Ho raggiunto il reparto uomo, e ho provato una maglia con lo scollo a "v" dentro uno dei camerini. Mi è piaciuto il fatto, che anche se non ho chiesto nulla, mi ha raggiunto una Commessa per chiedermi se avevo bisogno. Ho ringraziato, ma non ho acquistato la maglia, la commessa non ha insistito per propormi altro. Ho deciso quindi di salire le scale, che fiancheggiano l'ascensore con le pareti di vetro. 
Salito l'ultimo scalino, una commessa di nome Irene, così diceva il cartellino,  mi ha accolto con un bel sorriso,  gli ho chiesto un paio di guanti per bambino, e con mia sorpresa, non mi ha indicato il reparto, ma invece mi ha accompagnato e avvicinandosi ad un cestone ha iniziato a cercare quei guanti per me. Essendo Marzo certa merce è oramai in saldo, e spesso le commesse tendono a indicare certe zone, senza assistere il cliente, perciò quando Irene ha trovato i guanti che cercavo, per me è stato impossibile non acquistare. 
Ho ringraziato la commessa, e quindi sono sceso verso il bancone, anche li ho visto una cosa che mi conquistato.
Una cliente vicino al bancone, dopo aver effettuato un acquisto, ha chiesto un attimo ad una delle commesse, per mostrargli la foto della propria bambina, vestita con un  abito del negozio,durante una festa. Li è una chiara dimostrazione che lo Staff riesce oltre che a vendere, anche a rendere felice chi acquista. Un cliente soddisfatto, mostra con orgoglio il risultato del  proprio acquisto, tornando addirittura a ringraziare, colei, inquesto caso, che ha consigliato tale acquisto.
La commessa in questione sul cartellino presentava il nome di, Monica. Devo dire che pur dando soddisfazione alla cliente, non è rimasta a chiacchiera, ma subito si è spostata per aiutare un'altra cliente. Mi ha notato e con un sorriso mi ha detto che sarebbe tornata subito a farmi lo scontrino. Infatti così è stato, la Commessa tornata dopo appena un minuto e mentre mi faceva lo scontrino, si è complimentata con me per l'acquisto fatto. Monica mi ha detto di avere due maschietti, quindi comprendeva il fatto che i guanti, si possono anche perdere. In breve, con una bella busta con il marchio e colori del negozio, dopo pochi secondi minano trovato  fuori, portando mi dietro il desiderio di tornare.
Insomma una ottima esperienza, il mio voto in questo caso e ★★★★★ .
Parliamo di un grande marchio, e quindi anche la parte social è ben tenuta, ma l'aria all'interno del negozio è merito delle commesse quindi un voto meritatissimo.
Come al solito, in quanto addetto ai lavori, trovo qualcosa che può essere migliorato. Sarebbe bello, vedere le commesse tutte con una uniforme uguale, e non con una maglietta nera, anonima diversa a seconda della commessa, i cestini per il negozio sono sprovvisti di buste, e alcuni erano eccessivamente pieni, se si rifornisce è bene avere un sacco a parte e mantenere i cestini liberi per i clienti. Piccolezze ma ugualmente importanti. Un lavoro prezioso, e ben svolto come quello dello Staff di Livorno, mi spinge ad visitare prossimamente,  un'altra sede.
A breve l'ultima recensione, delle tre promesse, che concluderà il mio pomeriggio a Livorno. La Gardenia e Foot locker.
Un saluto
Il Cliente d'oro

sabato 5 marzo 2016

Alla ricerca di un Samsung Galaxy S7 -- Vodafone vs Wind-- 1/3 -- Un Pomeriggio a Livorno-

Come molti sanno,  Livorno è uno dei mercati più difficili da conquistare.
Per qualsiasi commerciante, assicuratore o venditore in genere i Livornesi,  rimango i clienti più esigenti, che richiedono il massimo dell'impegno, giorno per giorno. Ecco perché i venditori devono essere i più preparati, e pazienti di tutta la Toscana.

Per questi motivo ho deciso di andare a Livorno,  appena dopo le 15:00, in via Grande.   Si! Proprio qiella la via più bella, conosciuta e piena di negozi della città.  Mi sono chiesto, qual'è al momento il negozio o i negozi,  che possono avere il potenziale più alto di fatturato? La risposta è stata ovviamente quelli di telefonia. In via Grande a Livorno è possibile trovare almeno cinque negozi di telefonia.

Due aziende ora propongono il samsung Galaxy S7, la vodafone, che regala dopo l'acquisto il visore Gear VR,  e la Wind,  che per chi ha già un piano tariffario con loro, permette di estrarre giornalmente i clienti che effettueranno ricariche tramite internet o pagamento OnLine.

Quindi partendo da piazza della Repubblica,  in  direzione Porto tenendomi sul lato destro della strada,  ho iniziato a cercare qualcuno che riuscisse a farmi prenotare o vendermim, il Samsung S7, che tra pochi giorni sarà acquistabile. Il primo e devo dire bel negozio, che ho trovato è quello della Vodafone,  un bel rosso fuoco visibile anche da lontano abbellisce le vetrine. Appena entrato sulla sinistra c'è un apparecchio dove premendo un pulsante, dovrebbe uscire un numero. Salva fila. Dato che altri due clienti mi anticipavano,  parlando con le due commesse, ho provato a premere il pulsante,  più volte,  ma era scarico del rullino di carta, quindi niente numero. Fortunatamente,  i due clienti che mi anticipavano hanno concluso le loro domande lasciando libere entrambe le commesse.  Mi sono fatto avanti ed entrambe mi hanno salutato,  ma quando ho iniziato a chiedere informazioni sul Samsung S7,  hanno cambiato atteggiamento.  Una delle due è uscita dal negozio,  dando all'altra l'onere di ascoltare le mie richieste. La commessa rimasta Ilenia, mi ha spiegato la promo Relax, oramai imparata a memoria.  Quando però ho chiesto che differenza ci fosse tra l'S6 e il nuovissimo S7,  è caduto il gelo. La commessa è andata a guardare lo schermo del suo PC, iniziando a leggere le specifiche del prodotto. No! Sinceramente sapere cosa fà l'S7 non mi bastava, avrei voluto sapere le differenze, in un negozio di telefonia che vende telefoni. La mia ultima domanda è stata "ma prenotando il samsung s7 avrò in omaggio il Gear VR!?" la commessa mi ha risposto di si, è che non dovevo temere perché il prodotto, credo intendesse il telefono, era già in loro possesso, nei loro magazzini ma non era distribuibile,  prima della data di uscita ufficiale. Magari spiegarmi che con tale acquisto avrei ricevuto,  un omaggio,  magari poteva aiutare nella vendita???

Insomma esco con un opuscolo,  il nome della commessa,  e la possibilità di chiamare nel caso mi decidessi.
Personalmente mi sento di dargli ★★☆☆☆, non di più.
Ritengo che la conoscenza del prodotto sia fondamentale,  e devo dire che non c'è stato un grande sforzo, da parte della commessa, di convincermi a fare tale acquisto. È semplice vendere a chi già vuole comprare.

Sono andato avanti e ho trovato un negozi più piccolo, e meno appariscente.  Uno della Wind.
Anche qui due commesse,  intente a districarsi in un ambiente caldissimo, contro un cliente piuttosto nervoso.
La commessa Barbara, è stata molto capace, a tranquillizzare questo cliente,  e personalmente le faccio i miei complimenti.
Ma, quando è toccato a me e ho chiesto la differenza tra l'S6 e l'S7 anche li,il gelo è caduto nel modo più totale. La commessa ha iniziato anche lei a cercare informazioni sul proprio PC.  "Ha la memoria espandibile, ma una telecamera esterna inferiore?!" Sì è interrotta guardando la collega come se ciò che leggeva fosse poco corretto. Nel frattempo che la commessa cercava informazioni, altre due signore dietro di me, hanno iniziato a spazientirsi,  e devo dire che pur proponendo di tornare, così che almeno una delle signore fosse servita, bė, non ho avuto la sensazione che, fosse importante per loro. Perchè?  L'ultima mia domanda mi ha dato la risposta. "Avete un biglietto da visita!?" ho chiesto, la risposta è stata "non abbiamo biglietti,  ed è inutile che le diamo il numero di telefono del negozio, tanto non rispondiamo, riceviamo solo chiamate di lamentele, le do il mio numero di cellulare,  ma vi conviene mandarmi un messaggio,  non rispondo neppure a questo numero".

Ho salutato e sono uscito. Ero sinceramente sconcertato.
Ma ciò che davvero mi ha sconvolto, è stato andare ancora avanti e trovare per la stessa via,  un altro punto Wind.
Sono ovviamente entrato,  e questa volta ho trovato un signore e una signora,  più grandi in età,  delle due signorine trovate prima.
Ho parlato con il Signore, e alla mia domanda sulla differenza tra i due telefoni, ha sollevato le spalle replicando "più o meno sono uguali!".
Lui aveva però un biglietto da visita, dal quale ha cancellato uno dei punti vendita. Alla mia domanda, se il negozio trovato prima,  fosse sempre di loro "proprietà" ... il signore ha annuito.
Per me, il voto è ★☆☆☆☆ e quell'anica stella è per la pazienza che la signorina Barbara ha portato con un cliente davvero insopportabile.
Sono certo che chi vive questi negozi, tutti i giorni debba sopportare un grande stress. Clienti arrabbiati perché il telefono non funziona,  o per un piano telefonico che non va, milioni di domande da chi trova difficile persino accendere un cellulare. Queste persone per me sono Eroi!

Ma quei negozi stanno lì,  per vendere. Sicuramente anche per fare da cuscino a clienti irascibili, ma soprattutto per vendere, e un prodotto come il nuovo Samsung S7 ha tutte le carte per essere il prodotto più venduto dell'anno.

Alcune differenze tra i due cellulari? Cosa possiede il nuovo cellulare che l'S6 non ha?
L'S7 ha memoria espandibile, è impermeabile , ha una durata di batteria più lunga, i materiali sono migliori, ha una camera frontale di 12MP inferiore a l'S6 perché l'angolo della camera è più ampio e facendo le foto anche 4:3, rende le immagini più belle soprattutto con scarsa luminosità. Indomma foto migliori in spazi chiusi o con scarsissima luce. Poche cose, senza entrare in tecnicismi da esperti, che permettono a chi vende un cellulare, di fare più fatturato. Che poi io spenda 5,00 euro o 50,00 euro al mese, per 30 rate, poco importa.

Finisce qui questa mia prima recensione a Livorno,  che ho diviso in tre parti, nel prossimo articolo come promesso recensirò, Benetton.

Saluti

Il Cliente d'oro


lunedì 29 febbraio 2016

Premio "Il Cliente d'oro" Premio per la migliore attività


Ben tornati sul mio blog.

Questa volta non ci sarà una recenzione da leggere, bensì una premiazione.
Ogni fine del mese, "il Cliente d'oro" premierà una attività a che avrà ottenuto le famose ★★★★★ stelline.

Il premio è qualcosa di totalmente virtuale e intangibile, ma ha lo scopo di segnalare le attività che a mio parare, devono essere la guida per ogni altra attività. Pulizia, ordine, conoscenza del prodotto, capacità di vendita e l'abilità nell'usufruire di mezzi gratuiti, come internet per pubblicizzare la propria attività, sono i cinque elementi che trasformano le stelline da vuote a stelline piene. Il mentro di misura che utilizza appunto il Cliente d'oro per le sue recensioni.

Dopo la mia visita, come finto cliente, dove ho provveduto a scrivere una recensione.
Ho avuto il piacere di tornare e stringere la mano al sig. Riccardo Gasperini , che è il titolare del Mamey di Pontedera, in via Tosco Romagnola 179. Ho avvisato il sig. Riccardo che avrebbe ricevuto questo premio, e gli ho chiesto di segnalarmi, un'altra attività che a suo parere potrebbe meritare le mie cinque stelline.

Per adesso torno a complimentarmi con questa attività, e lascio sotto tutti i recapiti per contattare il Mamey di Pontedera.

Un Saluto

Il Cliente d'oro.

Mamey di Pontedera
Tel. 0587935671
Facebook:           https://m.facebook.com/mamey.pontedera/
You tube:             https://youtu.be/0O16dZr6enk
Google maps:    https://www.google.it/maps/place/Mamey+senza+glutine+Pontedera,+Via+Tosco+Romagnola,+179,+56025+Pontedera+PI,+Italia/@43.6649928,10.6253307,19z/data=!4m2!3m1!1s0x132a75f72b840083:0x7793af2c5a85cb89




martedì 23 febbraio 2016

Un triste Lunedì mattina, per il Centro di Pontedera.


Per chi conosce la zona di Pontedera, saprà di certo che il centro della città è composto dalla Piazza dei Martiri della Liberdtà, che attraverso il Corso Matteotti, giunge a concludersi in piazza Cavour. Insomma immaginatevi una via, bella piena di negozi dove ai due capi fioriscono due ampie piazze.
Per chi come me, è costretto ad arrivare in macchina, deve parcheggiare sulle oramai famose strisce blu, che sono a pagamento, 1 euro per ogni ora di posteggio. Quindi fatto il mio biglietto, raggiungo inizialmente Piazza Cavour, e dato che è lunedì mattina, trovo molti negozi chiusi. Percorro la via principale, e noto che fortunatamente non tutti i negozi hanno le saracinesche abbassate. Raggiunta in fine la piazza Martiri della Libertà, scopro che subito all'angolo c'è un bel bar, che ha provveduto a creare una piattaforma, dove posizionare alcuni dei suoi  tavoli. Ottima idea, molte persone sono intente a passeggiare o a consumare le loro ordinazioni. Questa piazza permette in parte il transito di macchine. Insomma c'è vita e clienti. Ciò che però attrae la mia attenzione osservando le attività nella piazza, è uno sgargiante arancione. Un bel negozio della Vodafone. Mi sono detto, che era perfetto, anche perchè in questi giorni su Youtube è iniziata una promozione, che mostra una cliente inesperta, nel campo dei telefonini, entra in un negozio Vodafone, e venir assistita in modo  eccellente. Nel video le viene mostrato il prodotto che può accontentare le sue esigenze, e che si può accedere al sito, e ricevere molte informazioni utili, per scaricare alcune app. Insomma, mi sono chiesto se anche in quel negozio avrei ricevuto la stessa assistenza. Quindi sono entrato, e ho trovato un negozio, davvero piacevole, alcuni tavoli con i telefoni posizionati, per le dimostrazioni, e sulla sinistra un bancone dove un signore distinto stava già servendo una signora, che aveva un problema con il suo cellulare. Al fianco del signore distinto e ammetto molto paziente e gentile, c'era un ragazzo con gli occhiali e una maglia con la scritta vodafone. Ho dato il buon giorno, e il ragazzo mi ha salutato. Ho spiegato che avevo visto, su internet, le promozioni sul Samsung S6, mi sono chiesto se in negozio avrei trovato una promozione speciale. Il ragazzo ha annuito ed ha iniziatoa guardare sul suo fidato PC. Un silenzio di almeno un minuto da parte del commesso. Alla fine un leggero respiro e con la promozione davanti, mi ha ripetuto che potevo avere con 44 euro, il telefono che chiedevo, con una linea dedicata a casa, da parte della vodafone. Ho chiesto se avesse in quanto negozio un'altra opsione. Mi ha risposto di No. Poi, un altro minuti di silenzio, lui ha iniziato a scrivere qualcosa sulla tastiera. Per un attimo ho pensato cercasse qualcos'altro per la mia domanda. Ma mi sbagliavo, aveva ripreso a fare quello che faceva prima che entrassi. Per lui la vendita era gua finita un minuto fa, Ho salutato e sono uscito. Mi chiedo perchè esporre così tanti telefoni, se poi alla fine basta un PC nell'interazione tra cliente e negoziante. Poi, c'è una promozione per chi và in negozio, ma forse il ragazzo era più desideroso di tornare a fare le sue cose che spendersi magari come nella pubblicità, a farmi toccare il Cellulare S6, e a capire perchè ero entrato in negozio.

Ho lasciato la piazza, e ho intrapreso il Corso Matteotti, sono quindi entrato nel negozio D.K.L. al numero 87. Un bellissimo negozio, di abbigliamento sia uomo che donna.  Appena entrato ho trovato sulla sinistra un bel bancone, vuoto. Ho dato il buongiorno, senza ricevere alcuna risposta. Diverse biciclette colorate, rendono piacevole al cliente la visita. Passato circa un paio di minuti, è giunta dal fondo del negozio una ragazza, gli ho ripetuto il mio buongiorno, e lei mi ha dato un "Ciao". Semplicemente la ragazza ha raggiunto il bancone, ed è tornata a sistemare alcune scatole poste dietro di esso. Avevo bisogno di qualcosa? Nessuno mi ha chiesto nulla. Ho girato per il negozio vuoto, dato che ero l'unico cliente, ho quindi preso un giacchetto di pelle, e utilizzato una delle cabine, in fondo al negozio, l'ho indossato uscendo dalla cabina così che la commessa,  volendo avrebbe potuto vedere che stavo scegliendo qualcosa. Ma la ragazza ha continuato ad ignorarmi. Quindi ho ripiegato il giacchetta in pelle, che era sul tavolo in legno,  nella stanza in fondo a destra, identico a quello indossato da un mmanichino,  e mi sono avviato verso l'uscita. Alla commessa intenta a prezzare gli abiti ho chiesto se avessero un biglietto da visita, e lei mi ha dato un cartellino, sul quale ha messo il timbro del negozio. Sono quindi uscito. Credo che questa attività possa vincere,  il premio per il "cliente più ignorato d'Italia".

Deluso, mi sono quindi avviato verso piazza Cavour, la Benetton era aperta,  vestiti per uomo e donna. Ovviamente sono entrato. Anche qui parliamo di un bellissimo negozio, davvero molto ampio, pensato per essere riempito da un bel numero di persone. Sulla destra c'è il reparto uomo.  Cosa ho trovato sulla sinistra? Il bancone con quattro commesse intente ad aprire scatoloni,  e a ridere,  parlando con una cliente. Mi hanno visto, ma nessuna mi ha salutato, sono quindi entrato nel reparto abiti da uomo, dando uno sguardo. Per trovare una commessa? Sono stato costretto a tornare verso il bancone. Sottolineo che è un negozio,  dove da dietro il bancone,  non vedi nulla di ciò che accade in negozio. Dopo più di cinque minuti di chiacchiere e risate, mi sono avvicinato cercando di attirare l'attenzione. Ho ricevuto il mio buongiorno,  e quando ho chiesto alla commessa se avessero giacche di pelle, lei ha scosso la testa, dicendo che al momento ne erano sprovviste. Il retro del bancone era invaso dalle scatole, e di certo anche loro, erano concentrate a voler finire quel lavoro,  più che a darmi un'altra soluzione, insomma se non c'era un tipo di giacca, magari potevano mostrarmene,  un'altra? Quando ho chiesto se avessero un biglietto da visita. Be! Nella foto si vede un pezzo di carta strappato con sopra il loro numero, e una "n" di troppo. Quattro commesse e nessuna che ti viene a cercare, dopo che all'ingrosso hai dato il tempo di essere visto. Insomma che aggiungere?!. 

Uscito anche da questo negozio, ero però deciso a voler comprare qualcosa,  quindi sono entrato nell'attività di fianco OVS, lí ho trovato una commessa intenta a servire una signora,  mi ha subito visto e salutato. Altre due signore giravano per il negozio. Mi ha dato una buona impressione un negozio piccolo, e forse sovraffollato di abiti per bambini. Tutto sommato però piacevole. Ho atteso il mio turno, e quando ho chiesto un paio di guanti, la commessa, si è spenta. "Non gli abbiamo! " mi ha risposto, gli ho detto che volevo fare un regalo, ma anche lei guardava il bancone dove diversi scatoloni attendevano di essere aperti. Non mi ha mostrato altre soluzioni per soddisfare il mio desiderio di regalare qualcosa a una bambina. Quando gli ho chiesto il biglietto da visita del negozio, mi ha detto che non lo aveva.

Insomma due ore per il centro di Pontedera,  davvero deludenti. Sinceramente non mi sono sentito di dare un voto a queste quattro attività singolarmente. Essendo lunedì mattina, con molti negozi chiusi, penso che molti commessi trovino inutile rimanere aperti. Questo loro pensiero si proietta verso i clienti e si riporta nel numero di scontrini. Una zone del genere,  vede o dovrebbe vedere negozi affollati in certe ore, e commesse capaci di servire anche due o tre clienti per volta. Ma per quanto sistemare il negozio o lo svuotare gli scatoloni in arrivo sia importante,  prima di tutto viene il cliente. Non dare le giuste informazioni,  non informarsi su che cosa spinge una persona a raggiungere il centro, cosa davvero vuole comprare,  o peggio ad Ignorare il cliente, bė crisi o non crisi cose del genere non aiutano a fare più vendite. Rimanere aperti di lunedì mattina, diventa solo uno spreco di corrente. 

Il mio voto al momento è ★☆☆☆☆

Molti negozi  belli, puliti e curati, che consiglio a tutti di andare a vedere, ma se un cliente con 200 euro in tasca e la carta di credito, ha percorso il centro di Pontedera spendendo solo 2 euro per il parcheggio,  per adesso a mio parere merita una sola stella. Spero che questo mio articolo sproni ogni commesso a cercare la vendita, con sana bramosia. Un cliente che esce con borse alla mano, non è mai un cliente infelice.

Buon lavoro a tutti, tornerò presto magari durante un pomeriggio più affollato.


Il Cliente d'oro


                                                             

venerdì 19 febbraio 2016

La Voglia Matta - [Pontedera ~PI] Quando il prodotto è i commessi, sono la differenza.


In un periodo di crisi come questo,  esistono ancora delle oasi,  dove un'azienda,  riesce non solo a sopravvivere ma addirittura ad ingrandirsi diventando un simbolo.

Ovviamente parlo del bar pasticceria "la Voglia Matta" , un luogo che oramai sia nelle ore dei pasti e degli aperitivi è diventato un punto di riferimento.

Ma da cosa dipende questo successo?

Devo ammettere di aver meditato molto,   prima di scrivere  questa recensione. Non è semplice dischiudere il segreto di un successo, se non lo si osserva per giorni,  e in vari periodi dell'anno.  Di norma, il successo è passeggero, viene visto come, un buon periodo che aumenta il numero e il valore degli scontrini.  Ma questo staff,  ogni giorno si adopera con il massimo impegno, per far si che il cliente,  riceva sempre qualcosa di più. Non si accontentano solo di produrre personalmente ciò che viene mangiato.

Ma andiamo per grandi.

La Voglia Matta,  avrebbero un piccolo parcheggio, proprio davanti all'ingresso,  una dozzina di posti auto, ma se si attraversa la strada,  dato che si trova in una zona industriale,  è possibile trovare il triplo dei parcheggi. Altri capannoni simili a quello del Bar,  regalano molti altri posti macchina per i visitatori,  che fermandosi al massimo per un'oretta,  se si parla del pranzo, fanno sì che per le consumazioni più veloci come le colazioni ad esempio, sia praticamente impossibile non trovare un posto.

Durante i periodi invernali, diversi tavolini e sedie rimangono in attesa dei clienti che preferiscono fumare,  dopo la consumazione.
Non basta,  d'estate il marciapiede viene coperto da una spece di serra, così che il fresco non manchi anche durante il pranzo.

E non siamo ancora entrati.

Le due porte d'ingresso, una posta davanti al parcheggio,  l'altra di lato se si viene dalla strada, sono in vetro, ma è  il bancone l'elemento principale.  Da sinistra verso destra una vetrina di circa tre metri, appare ricolma di biscotti,  dolci e Cornetti. Non solo, anche i salati come panini,  schiacciatine  e tramezzini sono a disposizione,  per le consumazioni.
Proseguendo con lo sguardo verso destra, il piano è in marmo,  ed è lì che le ragazze e ragazzi,  ricevono le ordinazioni,  dal caffè al cappuccino fino al succo di frutta più esotico.
Due frigoriferi di fronte al bancone, mostrano con orgoglio svariate torte, per ogni evento.
La Domenica,  in molti vengono a servirsi della pasticceria,  per questo motivo,  i salati vengono spostati sulla vetrina a sinistra, quella che conclude il bancone,  per dare il doppio dello spazio ai dolci.

Così come i parcheggi i tavoli non mancano,  almeno centocinquanta coperti,  più altri tavoli e sedie sul soppalco.

Dov'è il punto?

Che dal dolce fino al salato TUTTO è buonissimo.  Fino a che punto?
Vendono a terzi ciò che producono.
Basti pensare che fuori zona,  alcuni bar acquistano ad esempio i loro Cornetti, e segnalano ai loro clienti che i Cornetti sono così buoni, perché provengono dal laboratorio della Voglia Matta.

Già questo potrebbe bastare!?
Ed invece no.
A seconda della festività,  il locale viene addobbato,  dal Natale alla Pasqua, carnevale compreso.  Il locale è così grande,  che in molti prenotano per compleanni,  o per festeggiare qualche evento. Dopo le 17:00 vengono fatti i bomboloni caldi d'inverno,  mentre d'estate,  si apre la gelateria.
E se non ci sono, eventi da festeggiare? Bene il fine settimana, rimangono aperti fino alle 02:00 con musica e possibilità di cantare.

Basterebbe giusto?
Ed invece no, persone come Samantha ad esempio, una delle ragazze che servono di solito la mattina  dalle 06:00, non dimenticano il sorriso e qualche battuta ogni tanto, travestendosi a seconda del periodo, quando da strege, o da mamme Natale.

Insomma dalla collaborazione,  al pranzo fino al dopocena,  lo staff si alterna in almeno due turni, rendendo "La Voglia Matta" un luogo aperto anche 20 ore al giorno.

Al momento è il genere di locale, che consiglio di prendere come esempio,  se si vuole aprire un bar-pasticceria. 

Il mio voto è ★ ★ ★ ★ ★
Come al solito,  porgo alcuni consigli al fine della mia recensione.
Manca un canale internet curato,  solo su Facebook ho trovato tre o quattro profili non autenticati,  creati da volenterosi clienti,  che vorrebbero potere postare le foto, dei loro momenti con gli amici, o organizzarsi per qualche ritrovo attraverso i social. Il vecchio telefono,  è ancora l'unico modo per prenotare,  se non lo si fa di persona.
Altro piccolo neo, anche se i ragazzi dello staff hanno le loro uniformi,  mancano i cartellini con i nomi,  che renderebbero per i clienti una più facile interazione.

Per il resto faccio i miei più sinceri e veri complimenti per il tipo di struttura e staff.

A presto

Il Cliente d'oro.

giovedì 18 febbraio 2016

Comet Pontedera - Un bel negozio, MA trascurato. Però un po di luce c'è.


La Comet a Pontedera è uno di quei super, mega, maxi;  capannoni pensati per vendere gli elettrodomestici.
Un bel parcheggio, e un colossale cartello visibilie forse anche dallo spazio, rende facile raggiungerli in via dell'aeroporto 12 a Pontedera.
Anche qui le porte automatiche non mancano, ma come molti negozi del genere, c'è un disimpegno, dove fumatori e chi ha fame di merendine da distributore, può sostare. Scomodo per chi deve entrare o uscire se si fermano in molti.
In più, poco carino per i dipendenti che magari per una pausa caffè si devono spalmare contro la parete per non essere interrotti da tutti i clienti che hanno eccessivamente fretta.
La Comet è gigantesca, è possibile trovare frigoriferi, lavatrici, passando dal TV 4k, fino alla telefonia e i vari accessori.
Insomma dal DVD fino al tostapane, è un posto dove gli amanti della tecnologia e le casalinghe in cerca di accessori di qualità o a  buon prezzo, possono trovare ciò che desiderano.
E' stata pensata anche un'area videogiochi, un'ampia pedana, dove orde di ragazzini, il Sabato e la Domenica, dovrebbero sostare per dare tempo ai genitori di fare i loro acquisti e poi spendere altri soldi per i video giochi.Almeno questa dovrebbe essere l'idea. Ma, l'area Videogiochi è una zattera dispersa in quel negozio. Segni di scarpe sulla pedana bianca, le scatole dei videogiochi e vari x-box, Play eccetera, sono a terra, impolverati, così come lo schermo ultrasottile, parzialmente distaccato dalla cornice, che semplicemente dichiara che non c'è alcun segnale. Dire che è deludente è poco. Avvilente! Si è il termine giusto.

Mi sono rifatto gli occhi con la parete dei Tv, davvero notevoli. Vorresti vivere lì, guardando, film in hd o qualunque cosa sia pensata per essere vista.

Lo spazio della telefonia l'ho lasciato per ultimo.


Per chi arriva dalla porta, credo sia la prima tappa da fare. Ma si è obbligati a passare davanti a diversi cestoni, con dentro le "offerte" dagli auricolari della jabra, ai carica batterie per i cellulari. Ma questi cestoni sono proprio di fianco all'espositore del Samsung S6. Insomma è come mettere il frigorifero dei gelati vicino al forno per la pizza. Forse troppe ditte si accalcano, riempiendo vari espositori, dove oramai anche gli orologi con il bluetooth richiedono ben altro spazio.

Il bancone dei Telefoni cellulari sono certo che fosse molto bello all'apertura, ma per quanto sono sicuro gli operatori, puliscano giornalmente le vetrine, i cassettoni con sopra i cellulari, appaiono più come il cesto dei giochi di un bambino al quale hanno rifilato il cellulare vecchio del nonno. Tracce di adesivo, oramai appaiono come macchie nere, grossi cartellini del diametro di una mano, sono appiccicati ai telefonini, indicando che quel prodotto è in offerta. Ma in realtà li coprono e basta. Insomma la parte visiva che dovrebbe appetire il cliente è al momento trascurata. Un vero peccato.

Ho deciso quindi di chiedere un preventivo, uno dei tre operatori, erano intenti a parlare con un cliente che mi anticipava, uno degli operatori liberi, una ragazza, era intenta a caricare dei documenti. Mentre osservavo la vetrina, ho evitato di salutarla, ma con fare gentile, gli ho chiesto se avessero un modello di cellulare. Risposta? "Buon giorno!" . La classica risposta di un commesso che ha molto da fare, e si aspetterebbe almeno un saluto, ma di certo tale frase non aiuta nelle vendite. Mi ha indicato con un gesto, il tipo di cellulare che cercavo, senza indagare su quali fossero le mie reali esigenze. Mi dispiace.
Scusandomi con la signorina, mi sono spostato e ho avuto il piacere di conoscere un altro commesso, Fabrizio

Così era scritto sul suo cartellino.
Appena mi ha visto, cosa ha fatto? Mi ha salutato per primo sorridendomi. Certe volte le cose più facili, rendono le interazioni molto più semplici.
Con Fabrizio, ho iniziando dicendo che desideravo, un telefono della Samsung un po "datato", principalmente per il prezzo. Ma Fabrizio con una certa leggerezza ha iniziato a dirmi che se cercavo, un oggetto di qualità dovevo andare sul nuovo Samsung S6  adge. Perchè? Con fare semplice ha estratto dalla sua tasca, il suo telefonino S6 adge, mi ha mostrato una foto fatta da lui mentre si spostava in auto. Inutile dire che era una risoluzione stupenda. Ha iniziato a parlarmi con cognizione di causa, era un esperto del prodotto, una persona che innamorata del proprio Cellulare, riusciva a trasmettere quella sensazione. In effetti per chi chi vuole spendere 800,00 euro circa, l'amore e la passione,  sono necessari. Non basta, il commesso mi ha spiegato che grazie alla loro promozione, avrei potuto iniziare a pagare tra tre mesi, rateizzando la spesa con un finanziamento.

Con sciolezza mi ha anche proposto di valutare nel finanziamento, una poliza per le cadute accidentali, e se volevo li alla Comet, guarda un po, vendono anche le custodie, originali o compatibili. Ha dimostrato di conoscere prodotto, sistemi per l'acquisto, e ciò che contorna l'acquisto di un telefonino. Ottimo.

Devo essere sincero. Ascoltare Fabrizio mi avrebbe spinto ad acquistare quel telefono. Dove si è interrotta la magia?
La magia si è interrotta, non appena sono stato reindirizzato al punto d'ascolto. La "palla" passava a loro, e avrei potuto scegliere come dilazionare il pagamento. Un preventivo.

Perchè dico che si è rotta la magia? Perchè in quanto cliente ho avuto il tempo di rielaborare le idee, passando tra gli scaffali, prendere fiato e valutare che magari potevo non comprare. Acquistare un oggetto del genere è come comprare un diamante, o compri o non compri, non c'è il preventivo, è magia di vendita che ti fa uscire dal negozio, e ti chiedi solo dopo "ma l'ho comprato davvero?".

Raggiunto il punto d'ascolto, ho visto una commessa, intenta ad affrontare problemi con il Pc. Mi ha accennato un saluto, ma ero di certo l'ultimo dei suoi pensieri. Mi ha raggiunto un signore, che è stato molto gentile, ma estremamente tecnico. Non era un venditore, o almeno non c'era una sinergia, o una sola ragione per la quale dovessi comprare quel prodotto con lui. Qualunque "scusa" avessi trovato per non acquistare in quel preciso momento, andava bene.
Le obiezioni non sono state totalmente ascoltate e non mi è stata data una soluzione. Per poco più di 30,00 euro al mese, si può aquistare un telefono che vale tanto oro quanto pesa. Scatola d'imballo copresa.

Un vero peccato. Per il momento continuerò ad usare il mio cellulare, ma sarebbe bastato che, Fabrizio dal reparto dalla telefonia, mi avesse accompagnato, indicandomi una delle commesse al punto d'ascolto, e avrei certamente comprato quel telefono.
Fossi stato un qualunque cliente.

In breve, la Comet è sicuramente una stupenda realtà, con tanti prodotti. Ma tanta scelta e il prezzo non bastano, alcune volte per fare grandi numeri serve una strategia, un gruppo di persone può fare molte vendite, e certe volte anche solo un buongiorno, detto nel modo giusto può aprire a scontrini molto interessanti. Un ultimo appunto, da venditore,  è più facile vendere ciò che ci piace. Un grande venditore, vende ascoltando le esigenze del cliente, le analizza e le risolve, poi se il cliente davvero può spendere poco,  va bene lo stesso. Alcune volte anche quel poco fa cassa a fine della giornata.

Il mio voto per questa attività è ;   ★★★☆☆

Ho aggiunto una stella in piu grazie al signor Fabrizio.

Per adesso auguro a tutto lo Staff un buon lavoro.

Il cliente d'oro